Roberto credeva che la cultura fosse l’investimento più importante che l’uomo potesse fare. Diceva spesso: La cultura rende liberi, la mia ricchezza sta nel poter agire ogni giorno libero da condizionamenti e compromessi.

Roberto era un papà per molti. Quando tornava a casa la sera, parlava spesso di quei giovani brillanti che incontrava all’università e che avevano grandi progetti da realizzare. Li avrebbe aiutati in memoria del figlioletto Paolo scomparso alla tenera età di quattro anni. Purtroppo non fece in tempo a costituire l’associazione, ma riuscì a seminare il chicco: Se il chicco di grano non cade in terra e non muore, rimane solo, se invece muore, porterà molto frutto.

L’Associazione Roberto e Paolo Corradetti è stata creata per portare avanti il suo sogno.

Roberto era un uomo eccezionale,
un grande amico
ed un collega speciale.

Caro Roberto,
Ti ricorderemo sempre per la generosità profusa per lo sviluppo della Statistica a Torino e in Italia.

Negli anni in cui ho lavorato e frequentato il Professor Corradetti, ho tratto da lui un entusiasmo e un’enorme energia nell’affrontare nuovi lavori e nuove sfide, entusiasmo che mi ha sempre accompagnato negli anni a venire.
Questo è un sentimento che accomuna tutte le persone che l’hanno conosciuto e che hanno lavorato con lui.

Desidero ringraziarla per la fiducia che mi ha accordato negli anni migliori, quando ero giovane. Le prime borse di studio per esercitatore mi hanno permesso di coltivare la mia inclinazione per lo studio e l’insegnamento. Ho iniziato a dialogare con studenti e laureandi ai quali ho dedicato il mio tempo per quasi vent’anni. Mi sono seduto accanto a loro ed ho letto i loro lavori, ascoltato le domande, corretto esercizi. Ho avuto il privilegio di dare suggerimenti e proporre approfondimenti. E ne ho enormemente beneficiato dal lato umano.
Per tutto questo la ripenso con affetto e sincera gratitudine.